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Tutto ciò che occorre sapere sulle tipologie di terreni e inerti addizionanti.

La seconda tematica che andremo ad analizzare, fortemente richiesta da una nostra cliente appassionata di piante da interno e cactus, riguarda i substrati.

In altri termini, il materiale su cui le piante si adagiano e che fornisce non solo il necessario ancoraggio, ma anche la loro principale fonte di nutrimento.

Consapevoli delle innumerevoli scuole di pensiero che gravitano attorno a questa tematica, ci limiteremo di seguito a fornire chiarimenti utili riguardo le diverse tipologie e consigliare i lettori sul loro migliore utilizzo in base alla nostra esperienza personale nel campo della coltivazione. 

TERRICCIO UNIVERSALE

Con questo termine, largamente utilizzato nella prassi commerciale, si indica generalmente un mix di torbe bionde e scure accompagnate da inerti vulcanici di granulometria variabile e arricchito con sostanze nutritive.

Si tratta di un substrato largamente impiegato per la coltivazione della maggior parte delle piante da interno ed esterno che non richiedono terreni specifici. 

In questo caso, proprio per il suo largo utilizzo, risulta di fondamentale importanza la qualità delle componenti del terreno, poiché in caso contrario ciò non pregiudicherebbe solo la corretta e sana crescita della pianta, ma potrebbe portare addirittura alla morte della stessa causata da inevitabili danni alla radice.

Bisogna sempre diffidare, come in ogni cosa, da prodotti venduti a prezzi molto bassi.

Non di rado raccogliamo le lamentele di clienti le cui piante crescono a stento o peggio sono morte, e indagando sulle possibili cause spesso vi è l'acquisto di terreni comprati in supermercati, agrarie o vivai improvvisati ad un costo apparentemente molto vantaggioso.

Vi siete mai chiesti il motivo di tale convenienza?

Semplice, ciò che vi è dentro. I terreni di scarsa qualità sono composti da terra pesante, sporca e addizionata con compostati derivanti da sfalci di potature e scarti di lavorazione delle piante, tritati e non maturi.  

Ma allora come scegliere il terreno giusto?

Un buon terriccio universale si deve presentare soffice al tatto, scuro, non troppo pesante né compatto, ricco di sostanze nutritive e dal buon potere di assorbimento dell'acqua.

Il Vivaio Sartori da anni si impegna nella promozione e vendita esclusivamente dei migliori substrati, e per dimostrarne la prima qualità, gli stessi tipi di terreni ed inerti venduti al pubblico sono quotidianamente utilizzati in azienda per il rinvaso delle piante e la realizzazione di giardini.  

   

TERRICCIO ACIDO

 

Lo stesso standard qualitativo si trova nel terriccio per acidofile da noi proposto; una composta selezionata di fibre di cocco, argilla, torba irlandese fine e torba baltica a spiccata reazione acida e ridotto contenuto salino, ideale per la coltivazione di tutte le piante acidofile come: azalee, rododendri, ortensie, ecc. 

Inoltre, il terriccio acido può essere aggiunto e miscelato al terriccio universale nella coltivazione di talune varietà di piante che, sebbene non acidofile, traggono grandi benefici da una punta di acidità nel terreno come ad esempio gli aceri rossi. 

L'esperienza accumulata dal Vivaio nella piantumazione di queste piante ha infatti dimostrato come una percentuale di terreno acido miscelata al terriccio universale aiuti la pianta a mantenere tutto l'anno una foglia rigogliosa e dal colore rosso intenso. 

TORBA BIONDA ACIDA DA SFAGNO

Terriccio con ph marcatamente acido a basso contenuto di azoto, dal colore chiaro e dall'alta capacità idrorepellente. 

Questo tipo di substrato viene utilizzato per ottenere diversi risultati: come correttivo per terreni particolarmente alcalini, per migliorare la struttura di terreni compatti e anche nella coltivazione di tutte le piante carnivore. 

Opportunamente miscelato a perlite e dopo una attenta idratazione, infatti, la torba da sfagno si rivela il miglior substrato per la coltivazione di dionea, nepenthes, sarracenia, e tutte le altre principali varietà appartenenti a questo genere.  

TERRA D'ERICA

Chiamata anche terra di brughiera, all'aspetto si presenta di colore bruno, pesante e molto fine. Totalmente priva di calcare, opportunamente miscelata con inerti e terriccio rappresenta il miglior substrato oggi presente sul mercato per il rinvaso o la messa a terra di tutte le piante acidofile. 

Si tratta di un prodotto che, se di alta qualità, è di difficile reperimento anche nei migliori vivai. 

Il Vivaio Sartori tratta da anni questo prodotto e lo utilizza regolarmente nella piantumazione delle proprie piante di particolare pregio così da garantirne una crescita sana, vigorosa e dalle copiose fioriture. 

SUBSTRATO PER TAPPETI ERBOSI

Si tratta di una particolare tipologia di terreno specifica per la trasemina di prati usurati, semina di pratini e posa di tappeti erbosi in zolle. 

Tra i suoi componenti si annoverano: sabbia di lapillo, torba irlandese fine, sabbia silicea, torba baltica e una buona concimazione organo-minerale. 

Il suo utilizzo è molto semplice e permette non solo un'ottima radicazione del manto erboso, ma anche una perfetta livellazione del terreno. 

CORTECCIA DI CONIFERE

Disponibile in diverse pezzature, la corteccia è da molti anni utilizzata da appassionati e giardinieri per vari scopi.

Primo fra questi come diserbante naturale non inquinante, steso sul terreno infatti non solo è di aspetto gradevole ma impedisce il nascere delle erbe infestanti. Per una resa ottimale il Vivaio Sartori consiglia sempre il suo utilizzo associato al telo da pacciamatura, che impedisce totalmente il nascere dell'erba sotto la corteccia.  

La corteccia inoltre funge da isolante termico naturale proteggendo le radici delle piante dai caldi raggi solari in estate e dal freddo in inverno. 

Infine, con il trascorrere del tempo rilascia sostanze nutritive utili alle piante.

Ne esistono di diversa provenienza e qualità, una più bassa utilizzata per lavori di grandi dimensioni o in luoghi non esposti alla vista, una più alta per la realizzazione di aiuole o spazi di particolare pregio estetico.

Il Vivaio ha poi sperimentato con successo il suo utilizzo anche in altri campi, ad esempio, inserendolo nella preparazione di una miscela apposita per particolari piante acidofile.   

 LAPILLO VULCANICO

Materiale roccioso frammentario di derivazione vulcanica, dal tipico colore rossastro (sebbene in commercio si possa trovare anche di altri colori) e dalla granulometria variabile. 

Il suo campo di utilizzo è estremamente ampio:

-come pacciamante del terreno, al pari della corteccia di conifere infatti aiuta a prevenire la nascita di erbe infestanti, protegge dal surriscaldamento del suolo in estate e dal freddo intenso in inverno e garantisce una maggiore umidità del suolo, oltre ad essere particolarmente apprezzato a livello estetico;

- come drenante naturale, utilizzato sul fondo di vasi o in piena terra previene pericolosi ristagni idrici lasciando che l'acqua in eccesso scorra senza accumularsi tra le radici;

- nella sua formulazione fine viene spesso mescolato al terreno, favorisce infatti l'ossigenazione del suolo ed un'ottima permeabilità, trova largo impiego nella coltivazione di bonsai, cactus, succulente e tutte le piante che necessitano di un substrato particolarmente drenante;

- trattasi anche di una importante fonte di nutrienti per la pianta, rilasciando gradualmente minerali nel terreno.

Anche per questo materiale è importante la qualità, sul mercato infatti esistono prodotti che pur somigliandovi presentano caratteristiche fisiche ed estetiche nettamente inferiori ad un buon lapillo, e che con il tempo tendono a manifestare la loro inefficacia costringendo spesso i clienti alla sua sostituzione. 

 

 POMICE

Inerte alveolare di origine vulcanica caratterizzato da basso peso specifico, ph neutro, elevata porosità e dalla capacità di assorbire l'acqua in eccesso e rilasciarla gradualmente. 

Si tratta di un materiale preziosissimo nella coltivazione delle piante che trova ampio utilizzo sia come fondo di drenaggio sia e soprattutto come aggiunta al terreno per alleggerirlo, arieggiarlo ed evitare pericolosi ristagni idrici ed eccessi di umidità. 

Consigliamo il suo utilizzo nella coltivazione di tutte le tipologie di piante ed in particolar modo di cactus, succulente, bonsai, agavi e tutte le varietà che temono l'eccesso d'acqua.     

PERLITE

Materiale poroso di origine vulcanica che si presenta in piccoli grani bianchi dal peso estremamente leggero.

Ampiamente utilizzata nel settore florovivaistico, miscelata al terreno permette una maggiore areazione quindi un'elevata permeabilità del substrato. 

A causa delle sue ridotte dimensioni, è ottima nella preparazione di substrati destinati alla coltivazione di piante di piccole dimensioni o molto giovani.

La perlite viene da anni utilizzata nella coltura idroponica e nella radicazione delle talee, spesso combinata alla sabbia di fiume. 

SABBIA DI FIUME

Materiale ottenuto dal naturale disfacimento di rocce quarzifere provocato dal moto continuo dell'acqua nel letto del fiume. Si tratta di un inerte caratterizzato dall'alto contenuto di silicio e dalla capacità di non compattare nemmeno se sottoposto a pressioni elevate.

Spesso miscelato al terreno, garantisce un ottimo drenaggio ed è per questo utilizzato nella coltivazione di cactacee, bonsai, hoya e durante la fase di radicazione delle giovani talee. 

Il Vivaio Sartori ci tiene a ricordare a tutti i suoi clienti che la raccolta di questo materiale sul letto dei fiumi è vietata, pertanto, anche in virtù dell'esiguo prezzo di vendita si invitano tutti coloro che necessitano di questo materiale a rivolgersi esclusivamente a rivenditori ed esperti del settore.   

  

VERMICULITE

Si tratta di un minerale naturale a strati di colore marrone dorato e struttura squamosa, caratterizzato dal basso peso specifico e da un'alta capacità di scambio cationico, cioè da quella capacità di trattenere gli elementi nutritivi di cui necessita la pianta per poi renderli disponibili nel lungo periodo. 

La vermiculite viene spesso impiegata in fase di semina o coltivazione di giovani piante, grazie alla sua capacità di aumentare l'umidità nel terreno senza causare pericolosi eccessi idrici, o come aggiunta ai diversi substrati per migliorarne la qualità. 

 

 ZEOLITE

Minerale a struttura cristallina generalmente utilizzato nel formato granulare come ammendante, per migliorare le caratteristiche fisiche e chimiche del terreno. 

La più grande peculiarità di questo materiale risiede nella straordinaria capacità di scambio cationico, grazie alla quale il substrato trattiene gli elementi nutritivi evitando che vengano dilavati dallo scorrere dell'acqua e li rende sempre disponibili alla pianta rilasciandoli gradualmente. 

Inoltre, attenua le escursioni termiche del suolo, migliora la permeabilità dei terreni argillosi evitando ristagni idrici (causa frequente di malattie fungine) e depura il substrato nel quale è miscelato grazie alla sua capacità di assorbire metalli pesanti come il nichel. 

Il Vivaio ha sperimentato questo materiale su numerose varietà, osservandone grandi benefici soprattutto nella coltivazione di aloe e agavi.  

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